L’ortofrutta italiana, tra importazioni ed esportazioni
L’ortofrutta italiana non ha subito arresti nemmeno con la pandemia: durante il lockdown ha registrato una crescita con un balzo del 20% per la frutta e del 13% della verdura, e il commercio estero ha confermato il trend di crescita in valore con un 5,8% in più rispetto al 2019, nonostante una contrazione in termini di volumi del 4%.
Complici probabilmente anche le abitudini di consumo che ricercano una maggiore attenzione alla stagionalità, all’origine italiana dell’alimento, alla sua conservabilità e al prodotto “locale”. È cambiato, in sostanza, il profilo del consumatore di ortofrutta, che oggi guarda a questi prodotti soprattutto nell’ottica della ricerca di una dieta sana ed equilibrata.
Il settore si sta confrontando anche con la sfida del Green Deal, che – secondo i dettami dell’Unione Europea – prevede contrazioni d’uso pari al 50% per gli agrofarmaci e al 20% per i fertilizzanti entro il 2030. Ad oggi, su un campione di 1000 imprese ortofrutticole, solo il 28% attua coltivazioni biologiche in Italia.