Continuo aumento delle insolvenze a livello globale: +11% nel 2024 e un ulteriore aumento del 2% nel 2025

15 ottobre 2024
  • Stabilizzazione globale attesa non prima del 2026, e comunque a un livello elevato
  • Aumento a due cifre delle insolvenze nei Paesi che rappresentano più della metà del prodotto interno lordo (PIL) globale
  • Svizzera: atteso aumento dell'11% nel 2024 (+3 punti percentuali, pp), attenuazione prevista a partire dal 2025
  • Problemi per le aziende svizzere a causa del franco forte

Wallisellen, 15 ottobre 2024 – Prospettive non rosee per l'economia mondiale: l'assicuratore creditizio globale Allianz Trade prevede per il 2024 un aumento delle insolvenze aziendali pari all'11%. Si tratta di un aumento ancora più forte di quello precedentemente atteso (+9%). Lo studio aggiornato analizza le tendenze delle insolvenze globali in un periodo caratterizzato da rallentamento della domanda, tensioni geopolitiche e condizioni di finanziamento diseguali.

Le insolvenze aziendali in Svizzera sono aumentate per la quarta volta consecutiva, raggiungendo un nuovo record di oltre 8100 casi nel 2024 (da +8% nel 2023 a +11% nel 2024). Ciò indica che i fondamentali economico-finanziari non sono ancora sufficienti per frenare il processo di incremento delle insolvenze già registrato nel 2022 e nel 2023 – anche escludendo i casi speciali di liquidazioni societarie dovute a carenze organizzative ai sensi dell'articolo 731b CO.

Allentamento in Svizzera dal 2025

Allianz Trade prevede una crescita economica moderata in Svizzera, anche se la forza del franco svizzero pesa sulle aziende orientate all'esportazione. Questo rallenterà il calo delle insolvenze aziendali. Per il 2025 si prevede un calo di circa l'1%, per il 2026 dell'8%. Tuttavia, le cifre potrebbero rimanere al di sopra del livello del 2018-2019.

Accelerazione delle insolvenze a livello mondiale

Già all'inizio dell'anno Allianz Trade aveva prospettato un forte aumento delle insolvenze a livello globale del 9% per il 2024 e una stabilizzazione per il 2025 (+0%). Tuttavia, gli ultimi sviluppi dipingono un quadro più cupo a livello mondiale, con una previsione di aumento dell'11% (+2 pp) per quest'anno, seguito da un picco nel 2025 con un ulteriore aumento del 2% (+2 pp). Una stabilizzazione significativa non si avrà prima del 2026. 

Il principale motore dell'aumento globale previsto per il 2025 sono gli Stati Uniti con un +12% dopo il 31% del 2024, ma anche la Russia (+16%), la Cina (+5%) e Taiwan (7%) in Asia e la Germania (+4%) e l'Italia (+4%) in Europa contribuiscono all'aumento globale. In Francia e nel Regno Unito, le insolvenze sono già a un livello molto alto dopo i forti aumenti degli anni precedenti e si indeboliranno leggermente nel 2025 (-6% in entrambi i casi).

Aumento a due cifre delle insolvenze nei Paesi che rappresentano più della metà del PIL globale

Dall'inizio dell'anno le insolvenze aziendali a livello globale sono già aumentate del 9%. L'aumento è ampiamente distribuito tra aree geografiche e comparti economici. A livello globale, l'indice delle insolvenze di Allianz Trade alla fine del 2024 dovrebbe risultare del 13% superiore alla media degli anni precedenti la pandemia (2016-2019), ma dell'11% inferiore al livello registrato con la crisi finanziaria globale. 

«Questo andamento altalenante delle insolvenze societarie a livello globale è in parte dovuto al perdurare di una domanda globale debole, alla continua incertezza geopolitica e alle condizioni di finanziamento non uniformi», afferma Aylin Somersan Coqui, CEO del Gruppo Allianz Trade. «Il dato è però spiegabile anche con il venir meno delle misure di sostegno introdotte durante la pandemia e la crisi energetica, che avevano ritardato l'esplosione delle insolvenze. È questo il motivo per cui i Paesi che rappresentano più della metà del PIL mondiale saranno interessati da un aumento a due cifre delle insolvenze nel 2024. Due terzi di questi Paesi probabilmente supereranno quest'anno il numero di insolvenze precedenti alla pandemia. I comparti delle costruzioni, del commercio al dettaglio e dei servizi sono i più colpiti, sia in termini di frequenza che di gravità».

La riduzione dei tassi d'interesse porterà una svolta per le aziende?

Anche se un graduale allentamento della politica monetaria potrebbe portare un po' di sollievo, non è una panacea per le aziende in difficoltà. I tassi di interesse più bassi riducono i costi di finanziamento, migliorano il flusso di cassa e aumentano la redditività, ma non possono compensare completamente le difficoltà finanziarie che le aziende si trovano ad affrontare. «Sebbene la Svizzera sia stata la prima ad abbassare il tasso di riferimento, non potrà aspettarsi un allentamento delle insolvenze prima del prossimo anno. Ciò si deve da un lato al franco forte e dall'altro alle incertezze economiche e alle condizioni del mercato globale», spiega Jan Möllmann, CEO di Allianz Trade Svizzera.


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